Con i Sei personaggi in cerca d’autore Pirandello consegna alla grande letteratura e al teatro europeo un testo fondamentale e alla avanguardia, che porta sulla scena i personaggi «vivi e veri» della fantasia.
I personaggi nati nella fantasia dell’autore come esseri rifiutati, dotati di una vita autonoma, fanno il loro ingresso in teatro portando con sé una vera e propria rivoluzione: essi abbattono definitivamente la «quarta parete» della scena che rendeva sensibile la necessaria separazione tra rappresentazione e realtà.
Il confronto dell’autore con i suoi personaggi, l’ascolto che egli presta a questi ultimi quasi come a creature reali, è una tematica che precede, in Pirandello, la scrittura dei Sei personaggi e che, nel dramma, sarà realizzata al massimo grado di complessità.
La rappresentazione del momento in cui la separazione tra realtà e finzione si fa visibile è una costante del pensiero e della scrittura di Pirandello, che stabilisce in questo modo legami con il cinema nascente della sua epoca, ma proietta anche la sua «ombra lunga» verso la cinematografia dei nostri giorni.