Groviglio, garbuglio, gliommero sono le parole-chiave dell’intera visione gaddiana del mondo e della sua scrittura, ma attraversano anche una linea di tradizione che da Manzoni giunge allo stesso Gadda.
Il delitto senza soluzione del Pasticciaccio ha un significato che va oltre la trama e la vicenda del romanzo: esso è il riflesso dell’impossibilità di conoscere il reale fino nelle sue articolazioni più nascoste.
Ogni romanzo è un giallo perché la realtà, come la trama di un romanzo giallo, è il risultato di una catena di cause e di un groviglio di concause che l’autore, allo stesso modo del commissario, si incarica di provare a dipanare, in genere senza successo.
La lingua “barocca” di Gadda rappresenta il dato cardinale del suo sguardo realistico sul mondo: essa si incarna in uno stile che riflette una visione della realtà e che, proprio in questo senso, può dirsi a suo modo realistico.
Lettore attento e acuto delle opere manzoniane, Gadda è all’origine della visione di un Manzoni “caravaggesco”, che si rivela assai feconda per la sua stessa scrittura e che è stata di straordinario stimolo per la più avanzata critica manzoniana.